Il gigante d'argilla
Primo Carnera, il pugile più celebre della prima metà del Novecento. Fenomeno da baraccone, divo del cinema, divenne uno degli uomini più amati del mondo quando, poverissimo immigrato italiano, fu scoperto negli Stati Uniti e lanciato nel mondo del pugilato. Gigantesco, con una mente brillante e strana, capace di essere seducente e spiritoso, fu chiamato da Mussolini per rappresentare l'italianità nel mondo, e scaricato quando si permise di perdere contro il "negro" Joe Louis, proprio mentre l'Italia fascista invadeva l'Etiopia. Questo romanzo d'esordio molto ben accolto dello scrittore italo-francese ne ricostruisce con precisione la storia e le vicende, ma è anche un poetico e appassionante racconto di vita.