Storia dei vichinghi. Viaggi, guerre e cultura dei marinai dei ghiacci
Draghi o serpenti sarebbero comparsi sul mare all'orizzonte: gli europei che nel IX secolo vivevano lungo un qualsiasi litorale condividevano un incubo. Non mostri marini ma le prue scolpite nel legno di navi a remi, i fianchi protetti da file di scudi, cariche di feroci marinai guerrieri. I vichinghi. Giganti biondi venuti dall'estremo Nord del continente, armati di spade e asce, guerrieri figli di Odino, giunti per saccheggiare e seminare morte e distruzione senza risparmiare nessuno. Costruttori di navi insuperabili, commercianti scaltri e indomiti esploratori, i vichinghi seppero spingersi fino ai confini del mondo conosciuto, attraverso spedizioni pionieristiche dal Volga all'Islanda, dal Circolo Polare Artico all'America e verso i potenti califfati del Medio Oriente. Logan mira a indagare la verità nelle vicende e dei fatti esaminati, tenendosi lontano dai molti cliché che ruotano attorno alla figura dell'uomo vichingo. Il suo racconto è quindi sostenuto da una serie di documenti e fonti, riflessioni e analisi che ricostruiscono una civiltà e un periodo storico. Partendo dalle origini geografiche ed etnografiche di questa gente, Logan approfondisce religione, usi e consuetudini; un libro scritto "dalla parte dei vichinghi", la storia di un popolo dalla grande ricchezza culturale, capace di straordinarie invenzioni, e dai costumi sociali eroici e bizzarri, che ha lasciato un'eredità importante nell'intera cultura europea.