Musica e politica. Storie di lotta, censura e reciproca convenienza
La musica è un formidabile veicolo di messaggi politici e sociali per la sua pervasività, perché può essere fruita collettivamente e riprodotta facilmente. In Musica & Politica ripercorreremo la parabola della musica di partito in Italia, da Bandiera Rossa a Forza Italia fino a una Terza Repubblica silenziosa. Seguiremo poi la generazione che nel 1966 scese nelle piazze italiane, per poi rifluire, negli anni del piombo dei proiettili e dell'oro dei dischi dei cantautori. Sfideremo la censura di qua e di là dal Muro, tra le violenze dell'FBI maccartista e le rigide regole della discografia di regime in URSS, mentre la musica occidentale ed italiana tenta di penetrare oltre cortina e gli artisti cantano alla bomba e alla Luna, nel cielo indiviso. Studieremo l'ambivalenza della resistenza musicale all'apartheid, nel jazz e nel folk locale e nella tardiva reazione del pop atlantico. Calcheremo i palchi del black power di Malcolm X e delle Pantere Nere e cammineremo per le strade dei ghetti in rivolta attraverso le canzoni militanti dei primi anni Settanta. Rivivremo la metamorfosi del Partito laburista inglese da Red Flag alla Londra del Britpop, accompagnando Tony Blair a Downing Street insieme a Blur e Oasis. Ritroveremo le parole d'ordine della guerra al terrore nelle canzoni successive al 9/11, e il tardivo e futile dietrofront della musica americana a conflitti in Afghanistan e Iraq in corso. Infine, l'attualità: la Brexit, Donald Trump, la musica pre-politica nell'Italia di oggi, l'emergenza climatica.