Dove soffiano i venti propizi. Esploratori, «trappers», cacciatori di pelli e cercatori d'oro nel Nuovo Mondo
Nel corso della prima metà del XIX secolo, il territorio americano veniva esplorato e cartografato per la prima volta, aprendo la strada verso l'Ovest alle successive grandi migrazioni di coloni, agricoltori e pionieri; un solco tracciato da spedizioni in aree sconosciute e pericolose, abitate da nativi bellicosi, là dove la sete di conoscenza e la brama di profitto spinsero uomini coraggiosi all'avventura. I protagonisti del libro sono proprio quegli esploratori, tracciatori di piste e cacciatori di pellicce, posatori di trappole, uomini della montagna, avventurieri e cercatori d'oro che misero in gioco la propria vita confrontandosi con una natura spietata e indifferente alle loro sorti, riuscendo infine a domarla. La prima parte del libro illustra l'ingresso nel continente delle missioni di Lewis e Clark, Vancouver, Bonneville, Pike, Long, uomini che portarono a compimento lo spostamento verso Ovest iniziato, secoli prima, da Colombo, gli Spagnoli e i Padri Pellegrini. La seconda parte racconta le vite dei più pittoreschi e rappresentativi primi pionieri, esploratori e cacciatori di pelli, al soldo di grandi compagnie o liberi imprenditori di se stessi, il loro incontro con gli indiani, il confronto con la natura, la loro vita solitaria nei vasti paesaggi delle Montagne Rocciose. Una terza parte, infine, s'incentra sulle rutilanti corse all'oro in California e in Klondike che portarono migliaia di uomini, vinti dalla fascinazione, quasi sempre disattesa, per le preziose pepite gialle, verso drammi e vicissitudini disperate fino a un confronto ultimo con un universo selvaggio e senza pietà, nelle sterminate solitudini del Grande Nord. Il libro è inoltre arricchito da specifici approfondimenti su cinema, narrativa e curiosità.
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