Guida al cinema di arti marziali
Il cinema di arti marziali ha avuto il suo apice tra gli anni Sessanta e Settanta, ma è giunto sino a noi vivo e ricco di personaggi. La figura più emblematica è quella di Bruce Lee che, con solo quattro film, ha conquistato milioni di spettatori, diventando un fenomeno di costume. La sua tragica, prematura e, per certi versi, inspiegata morte nel 1973 ne ha fatto una leggenda. L'autore, esperto di cinema e cultura popolare, è stato praticante, istruttore, arbitro e cronista di arti marziali, scrivendo numerosi testi su queste discipline. Con questo volume ripercorre la storia di un genere dai suoi esordi sino a oggi, sottolineando come un fenomeno "di genere" abbia allargato la sua influenza a tutto il cinema d'azione, anche occidentale. Se il cosiddetto "cinema del Kung Fu" dell'epoca classica è finito, racchiuso in un'era che periodicamente genera dei revival, si affacciano spesso nuovi spunti e riletture. Il cinema di Hong Kong rappresenta indubbiamente la quintessenza del cinema marziale, ma scopriremo che quello coreano, indonesiano e thailandese, in anni più recenti, hanno dato un loro fondamentale contributo al filone, che ha poi trovato prolifiche e più commerciali espressioni negli Stati Uniti. Questa Guida ripercorre la produzione, le vicende e le curiosità legate a tutti i film celebri e meno celebri. I loro eroi. I registi. E soprattutto gli attori che ne hanno delineato le caratteristiche, da Bruce Lee a Jackie Chan, da Chuck Norris a Jean-Claude Van Damme e Brandon Lee, senza dimenticare le figure femminili. Una panoramica completa che, tra Oriente e Occidente, non tralascia le produzioni per ragazzi legate ai videogame, arrivando sino agli ultimissimi successi.