Il disco. Musica, tecnologia e mercato dal positivismo al web
Dopo un periodo di declino, dovuto all'emergere e alla massiccia diffusione del formato digitale, il disco in vinile vive ora una rinata popolarità, con vendite che in Gran Bretagna hanno raggiunto picchi impensabili fino a pochi anni fa. Senza questo rivoluzionario supporto la storia della musica sarebbe sopravvissuta solo in parte. Nato fra Europa e Stati Uniti nel contesto della rivoluzione industriale e del grande sviluppo della ricerca scientifica e tecnologica, il disco si è rapidamente affermato come uno dei contributi più rilevanti del Novecento, simbolo di un pensiero capace di coniugare in un oggetto senza frontiere arte e scienza, ricerca grafica e ubiquità del suono riprodotto e dell'ascolto. Questo saggio, il primo in Italia dedicato a tutti gli aspetti del disco e l'unico a ripercorrere tutte le teorie su di esso, traccia la storia di un supporto in continua evoluzione (dal cilindro di cera di Edison al brevetto di Berliner, dal microsolco al CD) anche in ragione delle decisive interazioni con i generi musicali, la rete dei media, il sistema produttivo, gli eventi bellici e sociali. Un testo rigoroso quanto divulgativo che sa proporci anche curiosità, vicende e genealogia dei protagonisti del settore (inventori, produttori, tecnici), sottolineando il valore del disco come bene culturale e come oggetto di studio e di archiviazione e conservazione, oltre che come prodotto industriale.