La strada, il nazista e il pittore
Un vecchio filmato viene ritrovato in una chiesa del Devon, in Inghilterra. Le silenziose immagini in bianco e nero sono sufficientemente eloquenti da attirare l'attenzione dei media e suscitare la curiosità scientifica di un brillante storico, il professor Bennett della University of Plymouth. Il filmato risale agli anni della Seconda guerra mondiale e mostra degli uomini delle SS mentre sorvegliano dei prigionieri al lavoro nella costruzione di una strada, in uno dei territori dell'Unione Sovietica occupati dai nazisti. Bennett si lancia in un'indagine che lo porterà a scoprire il terribile segreto del filmato. La strada, che avrebbe dovuto collegare oltre 1000 chilometri di territorio da Leopoli a Stalino percorrendo tutta l'Ucraina, non aveva solo funzione di approvvigionamento delle truppe tedesche impegnate nel progetto di colonizzazione dell'Ucraina, ma serviva un secondo fine, molto più inquietante: un ingegnoso metodo per sterminare la popolazione ebraica locale. I campi di lavoro lungo la strada, le condizioni disumane, il gelo, la fame e le angherie dei loro aguzzini causarono la morte di migliaia di persone. Bennett racconta come un avvincente romanzo-inchiesta questa oscura vicenda, ripercorrendo come sia riuscito a identificare l'ufficiale delle SS, Walter Gieseke, responsabile del raccapricciante progetto. Di fondamentale aiuto nella sua indagine si riveleranno le memorie di un pittore rumeno, Arnold Daghani, sopravvissuto ai lavori forzati lungo la strada.