Storia degli errori militari. Dall'antica Roma al Vietnam
Venti secoli di battaglie visti da un'angolazione nuova: le caratteristiche, le cause e gli effetti della stupidità nei comandi supremi. Un albo d'onore alla rovescia del "genio militare" nelle sue più strepitose glorie negative, dalla débàcle delle legioni di Roma nella guerra partica di Crasso agli insuccessi americani nel Vietnam. Questa è l'inconsueta storia fatta rivivere da Charles Fair: una rassegna documentatissima e amaramente sarcastica, che raccoglie ed esamina, nelle loro tragiche conseguenze, gli incredibili miti, le funeste megalomanie e le grandiose cecità dei "grandi condottieri", le folli certezze e le scientifiche assurdità dei "signori della guerra". Tirati giù dal loro Olimpo, si allineano fanatici e stravolti imperatori-strateghi, re-soldati e politici-guerrieri; generali d'ogni nazione e d'ogni tempo gareggiano per vertiginosa leggerezza nel compito di comandare uomini in armi; infallibili politici che ebbero enormi responsabilità militari (come Churchill e Hitler) si rivelano fallibilissimi nel pensare la guerra; i fuoriclasse, quasi sempre vittoriosi e invincibili (vedi Carlo XII di Svezia e Napoleone), riacquistano più reali proporzioni storiche e umane. Guardando al giorno in cui la guerra possa essere riconosciuta un fenomeno barbaro e inutile, "Storia degli errori militari" insinua nel lettore un salutare dubbio: che avesse ragione Talleyrand a dire che "La guerra è una cosa troppo seria per lasciarla ai generali"?