Parigi. L'invenzione di una città
All'ombra della torre Eiffel, attorno alle guglie di Notre-Dame, nel cuore del quartiere Latino risuona l'eco di una storia antica. E la storia di Parigi, la più stupefacente delle capitali europee, meta obbligata per milioni di turisti che la attraversano distratti, abbagliati da poche tappe da cartolina. "Parigi. L'invenzione di una città" è una guida al mondo variegato dei quartieri, alle strade dimenticate ma brulicanti di vita che il turismo di massa sfiora appena, all'atmosfera da villaggio rurale di Belleville e Ménilmontant, al silenzio del Marais, alle contraddizioni di Montmartre e di Pigalle. Una capitale vibrante e ribelle, che si veste di insoliti colori. Unendo l'abilità del cantastorie al rigore dello storico, Hazan rompe la superficie luccicante della metropoli e ci consegna il ritratto di una città attraverso i suoi splendori e le sue miserie, strizzando l'occhio agli scenari in bianco e nero di Doisneau, maledicendo lo scempio funzionalista di Haussmann - assassino della Parigi medievale - a braccetto con Zola, Balzac, Proust, Baudelaire, Manet. Il sangue dell'invasione prussiana e dei martiri della Comune nel 1871 si mescola all'energia delle rivolte studentesche del maggio 1968 che segnarono il XX secolo. Una "psicogeografia" della prima città moderna, dove una piazzetta, un muro, una curva celano storie di oppressione e gloria, bellezza e morte. Introduzione di Mario Maffi.
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