L'annunciata
Un incontro, apparentemente casuale e innocuo, tra un giovane e una bambina. Due creature che, nel fulgore della loro bellezza fisica e spirituale, si scambiarono uno sguardo così intenso da lasciare un segno indelebile nella vita di entrambi e uno, altrettanto profondo, nella comunità nella quale vivevano. Il giovane Antonio e la bambina Esmeralda, vissuti nella stessa epoca e nella stessa città, Messina. Ci vollero anni per scoprire che dietro quello sguardo c'era un disegno divino: far incontrare due fanciulli, sapendo che sarebbero diventati l'uno Antonello, il pittore che pingeva come un Dio, e l'altra Eustochia Calafato, abbadessa del monastero di Montevergine, proclamata santa nel XX secolo. La magia della letteratura, l'unica che insieme al cinema ha il pregio di poter compiere questi prodigi, ha acconsentito all'Autore di questo affascinante romanzo di andare oltre i documenti storici, dando voce ai desideri popolari. Stupirà il lettore sapere che Antonello anche se riuscì a collegare il volto della Abbadessa con quello della ragazzina, neanche per un attimo pensò alla sua Madonna. Non ebbe il minimo sentore che il volto della "sua" Annunciata fosse quello della fanciulla Esmeralda, cioè di suor Eustochia. Quest'ultima, viceversa, pur non avendo visto il dipinto, sapeva che quel viso era il suo, ma non ebbe perplessità sul resto...
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