Aquilia delle Poiane (Approssimazioni alle realtà romanzesche di una città)
Uno dei nomi, Aquilia, del passato remoto di Acireale, per un libro come realtà romanzesche di una città che contiene ed esprime la complessità di luci e ombre dell'umana condizione universale, con la singolare polisemia della sua anima e altrettante unicità di clima, prodotti della natura come dell'ingegno degli acesi. Una città privilegiata per la sua collocazione a mezza collina tra l'Etna e il mare, per il sole e le sue famose Terme Santa Venera, dove quella volta Riccardo Wagner ha trascorso vacanze di prolifiche cure e artistiche meditazioni. E poi il Carnevale e l'Opera dei Pupi, tradizioni, saggezze e allegria, a bilanciare ingenuità estemporanee, ozi, piaceri dei ricchi più ricchi e qualche aura, più o meno drammatica, di foschi misteri irrisolti, brevi ombre che velano ma non attutiscono il resto di limpida solarità culturale della Città dalle cento campane, luogo d'arte, artisti e genialità artigiane. Un libro, "verità di uno", dolce e amaro come la vita umana di ogni giorno, scritto da un figlio di Acireale, lontano, ma sempre vicino, per memoria dei luoghi che gli sono più cari. Un libro che esalta o disapprova, ironizza quando coglie in attualità di assopimenti, mentre, sottovoce, ricorda, contesta e rivendica. 40 foto invitano a cogliere ulteriori significati nei coinvolgenti ragguagli dello scrittore.