Il dottore sul Nilo
Donne alienate, in crisi in una Londra solitaria e in una gelida Aberdeen, sono le donne dei racconti di Leila Aboulela, donne africane che con distacco radicalizzano lo stato di ibernazione delle loro tristi e sterili esistenze fuori dal Sudan. Le lenti di un passato nostalgico rivendicano e decostruiscono radici arabe distorte da rappresentazioni orientaliste. Le protagoniste di "Luci colorate", "Il museo" e "Lo Struzzo", i racconti qui proposti nelle loro prime versioni italiane, sono donne arabe, musulmane, africane e immigrate, donne autentiche e conflittuali. Contrapposte alle figure femminili che popolano la narrativa contemporanea collocabile nell'ambito della scrittura arabo-anglofona, le donne abouleliane mettono a fuoco nella loro problematicità esperienze di spostamento e transizione, seppur nella critica consapevolezza della loro scomoda condizione di donne immigrate e africane. Sumra de "Lo Struzzo", Shadia de "Il museo" e l'anonima donna araba di "Luci colorate" non si assimilano, piuttosto danno voce al mondo afro-arabo con gli occhi dell'altro e smantellano i cliché sull'Africa trasmessi da personaggi britannici come il dottor McCulloch de "Il dottore sul Nilo".
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