Humus
Scritto in forma di diario negli ultimi anni della prima guerra mondiale, "Humus" può essere definito come un "libro dell'inquietudine" in cui si traccia la complessa geografia dell'animo umano con uno stile e una struttura narrativa che risentono dell'influenza dei grandi romanzieri del '900, da Pirandello a Musil fino a Pessoa. Sullo sfondo di un paesaggio rurale dominato da una natura rigogliosa e a volte crudele, si muovono personaggi comici ma anche tristi, angosciati e grotteschi: le loro storie sono un'occasione per riflettere sulle eterne contraddizioni dell'esistenza e sul rapporto dell'uomo con la vita e con la morte. Pubblicato per la prima volta nel 1917, "Humus" è uno dei romanzi più letti e amati da intere generazioni di portoghesi, ma ancora poco noto fuori dai confini del Portogallo. Un'opera che andrebbe riscoperta come uno dei tesori sepolti della letteratura europea del secolo scorso.
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