Cu nesci rinesci (Chi esce riesce)
L'autrice prende per mano il suo emigrante e con lui ritorna alla terra di origine, della quale mette in evidenza i meriti e i demeriti - grandi e piccoli - senza giudicarli, con la sapienza antica delle donne che sanno raccontare le favole non tacendo degli orchi: anzi, facendoli diventare parte essenziale della favola stessa. Con una prosa accurata e gustosa, nella quale il dialetto ha una parte vitale, Beatrice Vacirca Arena narra l'evoluzione di una terra difficile e maltrattata: una delle molte "piccole storie" che costituiscono la base della grande storia del nostro paese. Un libro pieno di annotazioni preziose, che dovrebbe essere letto in quel Nord nostrano, "ddra ncapu", che a volte ha la memoria corta.
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