L' infinito dei verbi
In questa raccolta poetica accade che le parole, quanto più sono pronunciate nella loro forma indefinita, tanto più sono pronte a definirsi in pensieri e accadimenti, in un ritmo aperto, che accoglie i gesti divenuti necessari insieme alle rivelazioni nuove e ossessive. Prende vita una riflessione su concetti e suoni che pronunciamo quotidianamente - Io, Spazio, Natura, Paura -, su imperativi interni ed esterni, sulla meraviglia dell'intelligenza matematica innata, sul coraggio del pensiero e della progettualità. Una poesia al presente, dove è assente la narrazione del ricordo, dove l'accadimento improvviso, eccezionale rimanda, su altra scala, alla regolarità di quell'evento.
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