Tracce di Eden
Tracce di Eden: Daniela D'Errico osserva con curiosità quanto scorre intorno a lei e dentro di sé, lo sente e lo scandaglia con perspicacia e ne fa poesia: con discrezione, leggerezza ed ironia, come a voler prendere le distanze da quello che racconta, come a volersene esorcizzare. In realtà, dietro la levità e la compostezza baluginano celate ferite non ancora chiuse, un vissuto non sempre indulgente del quale la D'Errico fa in questo libro il bilancio. L'incontro con il pittore Francesco Cuna è un incontro tra anime congeniali, il cui sodalizio si realizza in una consonanza artistica spontanea che arricchisce gli esiti di ambedue. Meredith Davis looks with curiosity as it flows around her and inside her, hears and investigates with insight and poetry: discreetly, lightness and irony, as if to distance themselves from what he says, as a wish to exorcise. In fact, behind the subtlety and composure flickering hidden wounds not yet closed, an experienced not always forgiving that Davis does in this book. The meeting with the painter Francesco Cuna is a meeting of souls congenial, whose partnership is realized in a spontaneous artistic consonance that enriches both outcomes.