Il metrò del piccione
E se il mondo non fosse altro che una continua trasformazione chimica alla quale niente può sottrarsi e che comprende ogni cosa? Dalle nuvole ai fili d'erba, dagli uomini agli animali, dalle passioni alle intenzioni? E se pure l'amore procedesse in tal modo? Questo pensa Moreno, studente modello intriso del mito della scienza e di Lavoisier. Ma l'esistenza non sembra ripetere l'ordine esatto d'una equazione chimica. L'incontro con un allegro ed inquietante piccione, un suicidio spettacolare nel metrò, e la sua ragazza che pare lo tradisca, lo spingono ad un'indagine a tutto campo nel cui svolgersi rischierà la rovina. E un romanzo psicologico, postmoderno, poetico, che tra paradossi erotici e figure ora drammatiche ora burlesche disegna il personaggio di Piccio: il piccione che viaggia sul metrò per spostarsi da un quartiere all'altro di Roma. Uccello memorabile, acuto osservatore del mondo, pregno di sentimento ed affetto, sarà capace, in un sorprendente finale, di prendere decisioni che spesso, anche gli uomini più dotati e intelligenti, non sanno prendere.
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