Il Novecento che ho conosciuto
Si legge come un romanzo questa storia di una famiglia del Salento narrata dalla voce del protagonista, che mescola e fonde la percezione della propria vita a quell'epoca con la consapevolezza acquisita poi. La civiltà contadina degli anni Cinquanta, la crisi e la povertà, che non è mai fame bensì assenza del superfluo; l'università con la passione per i libri alla fine dei Sessanta; la militanza politica fin dai Settanta: senza mai smettere di domandarsi, indagare, cercare. Qual è la vera storia che si vive rispetto a quella che si crede di vivere? Come si può riuscire a vedere l'intera foresta stando sotto un albero?
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