Dingo Dingo. Tre amici e la prodigiosa macchina della tenerezza
Henrik è sposato con Elisabeth, una donna nevrotica e manipolatrice, che gli riversa addosso ogni forma possibile di violenza psicologica (e talvolta anche fisica). Hampus sviluppa sistemi di e-commerce, ma i suoi affari vanno a rotoli: poco abile nella gestione dell'economia personale, ha dilapidato tutti i suoi risparmie quelli della moglie Lina. Olof è un regolatissimo padre di famiglia, ma non ha mai superato il trauma del suicidio del fratello. Tutti e tre vengono invitati a festeggiare il cinquantesimo compleanno di Bernt (imprenditore che fabbrica fotocopiatrici), ma non possono fare a meno di notare che la serata è organizzata in modo piuttosto bizzarro: gli invitati sono tutti maschi, e sono tutti legati a Bernt da rapporti professionali. Non c'è nemmeno un amico personale del festeggiato. Al culmine della festa, Bernt presenta agli invitati un'avveniristica invenzione: il Dingo Dingo, la cui funzione è quella di dare a chi lo usa la sensazione di essere abbracciato. Bernt spiega che la società patriarcale non opprime soltanto le donne, ma anche gli uomini: il maschio deve sempre essere all'altezza di qualcosa, venire incontro a un'aspettativa, a una pretesa, e affrontare le proprie ansie e frustrazioni senza diritto di protesta. Ogni volta che un maschio si lamenta, si sente dire: "Sii uomo!". Ma ora, grazie al Dingo Dingo, gli uomini potranno avere quel che non hanno mai potuto reclamare: un po' di tenerezza.
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