La Divina Commedia. Inferno
Parigi, 1950. In vista della commemorazione del 700º anniversario della nascita di Dante Alighieri, il governo italiano commissiona a Salvador Dalì l'illustrazione della Divina Commedia. L'artista vi lavora per quasi nove anni, dando vita a 100 acquerelli che nel 1960 vengono esposti al Musée Galliera di Parigi e trasposti in xilografia a cura del Maestro Stampatore Raymond Jacquet. Per la perfetta riproduzione degli acquerelli vengono impiegati 3000 legni e fino a 35 colori per ogni tavola. Firenze, 1962. Adriano Salani Editore, nella persona di Mario Salani, progetta, insieme alla casa editrice Arti e Scienze di Roma, un'edizione della Commedia in sei libri, due per ogni cantica, corredati dalle tavole di Dalì. I partner scelti allo scopo sono quanto di meglio offra il panorama tipografico e cartario dell'epoca: il Maestro Tipografo Giovanni Mardersteig della Stamperia Valdonega di Verona, le Cartiere Enrico Magnani di Pescia e le Cartiere francesi di Rives. Della supervisione scientifica all'Opera viene incaricato "il principe della lingua italiana", Giovanni Nencioni, futuro Presidente dell'Accademia della Crusca per 28 anni, "nume della purezza del fiorentino" come lo definisce Indro Montanelli. Milano, 2011. L'Inferno di Dante illustrato dalle tavole di Dalì torna in libreria in un unico volume. Un'edizione che fa rivivere splendore e la qualità dell'originale, in veste contemporanea. Testi di Demetrio Paparoni, e Giorgio Bacci.
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