Bambini al rogo
In Angola è ancora viva una tradizione secondo la quale in presenza del 'male' si deve trovare un capro espiatorio. Le vittime sono per la maggior parte bambini, spesso piccolissimi, che una volta accusati subiscono ogni genere di soprusi: dai maltrattamenti agli abusi, dall'allontanamento dalle proprie famiglie e dalla comunità di appartenenza, allo sfruttamento fino ad arrivare, in casi troppo spesso frequenti, anche alla loro uccisione. Il volume si dipana in una serie di storie raccolte dal vivo dall'autrice, durante la sua permanenza come operatrice di pace in quella terra martoriata. Storie che denunciano apertamente gli abusi. Storie che grondano di dolore e di disperazione come se il grido d'aiuto delle vittime si facesse, prima ancora che denuncia, accorata preghiera. Di qui il duplice obiettivo del testo: per un verso, offrire uno spaccato della realtà quotidiana angolana dando voce agli innocenti sottoposti alle torture di una perversione frutto del disfacimento socioculturale, per l'altro portare alla luce gli effetti devastanti del colonialismo e del periodo postbellico. Un manifesto contro i soprusi, un libro di approfondimento, una testimonianza diretta su una pagina poco nota della geografia del mondo.
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