Maria D'Berlòc. Una storia piemontese
Sono gli anni a cavallo della seconda guerra mondiale: la piccola Lola cresce nella cascina della nonna, un piccolo borgo piemontese dove le vite di padroni e contadini si mescolano senza confondersi. Nel tempo senza tempo dell'infanzia i ricordi sono un quadro impressionista dai contorni fluidi, a volte oscuri, a volte luminosi. Poco lontano, a Racconigi, Maria, poco più che bambina, perde il padre in un incidente di caccia. Così diventa la facile preda di una violenza brutale che la lascia incinta e muta. Tornata al borgo Maria andrà in sposa allo storpio del villaggio, diventando Maria d'Berlòc: una reietta, una creatura strana e forse pericolosa, una masca. Dopo la guerra, le vite di Maria e di Lola. L'una già donna l'altra ancora bambina, si incroceranno per un momento in un episodio tragico che segna la definitiva frantumazione dei mondi di entrambe. Con Maria sembra poter morire un passato di inaudita violenza, di sopruso e umiliazione di esistenze femminili schiacciate dall'ignoranza e dalla superstizione. Per Lola finisce l'infanzia e ogni sicurezza. Un racconto sospeso tra poesia e fiaba noir. reso con una scrittura visiva, d'esterni, di dettagli: pennellate di colore su un fondo dorato di sole e di memoria.
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