Come un paesaggio. Pensieri e pratiche tra lavoro e non lavoro
A oltre vent'anni dalle teorie sulla "femminilizzazione" del lavoro, su cui tanto hanno investito pensatrici militanti e studiose, come si colloca il pensiero femminista? Quali sono le condizioni materiali delle donne nell'Europa dell'austerity e delle rivolte? Quali le attività a cui attribuire valore? Come pensare la ricchezza oltre il denaro? Come immaginare politiche di trasformazione delle condizioni di vita e non solo di tutela e inclusione? E ancora prima: ripartire dal lavoro o no? Sulla relazione tra donne e (non) lavoro si è detto e scritto molto negli ultimi anni. È ormai chiaro che la posta in gioco non è quella di trovare misure di inclusione o di escogitare tutele, ma di pensare una giustizia che a partire dalla posizione di una donna sia valida per tutti. Quando i principi costituzionali della cittadinanza cominciano a scricchiolare, quando il sistema del lavoro si rivela incapace di rispondere alle esigenze di una società, pensare a partire da una cittadinanza mai veramente compiuta, può offrire risorse di analisi e aprire nuovi orizzonti. Le autrici di questo volume prospettano la possibilità di scombinare alcune equivalenze che hanno dominato il campo degli studi sul lavoro - cittadinanza/lavoro, denaro/lavoro, presenza nel mondo/lavoro aprendosi uno spazio teorico fatto di orizzonti, crinali e strati, come un paesaggio. Il volume sviluppa i temi emersi dalla Giornata di studio promossa nel marzo 2012 dalla redazione Iaph.
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