L'orizzonte del mondo. Politica internazionale, sfide globali, nuove geografie del potere

L'orizzonte del mondo. Politica internazionale, sfide globali, nuove geografie del potere

Dopo l'Ottantanove, la politica mondiale ha sperimentato una fase di profondo cambiamento: è la sua stessa natura a essere stata messa in discussione. Lo dimostra il modo in cui ormai concepiamo la sicurezza, spinti da fenomeni quali l'incremento dei conflitti civili e l'imporsi di gestori privati della violenza, siano essi terroristi, insorti, mercenari o criminali. Nel medesimo periodo la globalizzazione economica ha disegnato nuove geografie del potere, tanto è vero che oggi diversi global players - Cina e Russia soprattutto reclamano un ruolo da protagonisti nel processo di ridefinizione delle regole del gioco. L'obiettivo di questa riflessione collettiva è dare un senso al cambiamento del quale siamo stati testimoni nel corso degli ultimi vent'anni, ma che abbiamo faticato a catturare. Lo sguardo è però rivolto in avanti. Stiamo davvero tornando a un mondo multipolare? Come si rifletteranno sugli anni a venire gli importanti e complessi sviluppi politico-diplomatici, economici e di sicurezza che hanno preso forma nell'arco degli ultimi due decenni? Come riusciranno Europa, Cina, Russia e Stati Uniti a raccogliere le note, sempre più urgenti, sfide globali? Competizione e cooperazione non verranno meno, ma dalle proporzioni della miscela dipendono le prospettive di successo della governance globale, ovvero la qualità delle nostre esistenze. Il vero nodo è la fisionomia della politica che si profila all'orizzonte del mondo.
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