Unità nella diversità. Il modello indonesiano per una società del convivere
Unità nella diversità: è con queste parole che l'Indonesia esprime il suo singolare percorso per la costruzione di una società del convivere. Benché circa 200 dei suoi 240 milioni di abitanti siano musulmani, l'Indonesia non è uno stato islamico. Anzi, la sua Costituzione enfatizza il pluralismo etnico e religioso, ponendovi a fondamento la fede nell'unico Dio, vissuta in diverse espressioni religiose. Un ideale esperimento di coabitazione di cui hanno discusso, in un incontro promosso a Roma dalla Comunità di Sant'Egidio e dal ministero degli Esteri italiano, i rappresentanti al più alto livello delle religioni musulmana, cattolica e buddista dell'Indonesia, nonché esponenti del mondo politico indonesiano e italiano e della Comunità di Sant'Egidio. Ripercorrendo la storia di questo grande Paese - la terza delle democrazie nel mondo, dopo l'India e gli Stati Uniti - il libro conferma con chiarezza le parole conclusive del saggio di Andrea Riccardi: "vivere insieme non è l'utopia delle anime belle, ma la realtà del nostro mondo".
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