Il volto
La poesia può essere preghiera? Per Mauro Sottili non c'è dubbio, se preghiera significa ricerca della verità, confronto con se stessi e con gli altri, tensione verso l'infinito; pur nell'incertezza, nella constante messa in discussione delle sicurezze e delle abitudini. La poesia è il linguaggio scelto dal cuore per dialogare con l'intelletto. In una conversazione serrata tra l'io e il tu, così umani e limitati, e tra l'io e il Tu divino, perfetto e senza tempo, i versi di questo libro alternano momenti di sconforto, coscienti della finitezza dell'uomo, a slanci di gioia per la presenza consolatrice di una natura suprema, ideale, che allieta la vita quotidiana. Un'immagine prevale su tutte. Se per l'uomo, perso nei propri impegni e nei propri pensieri, è così difficile scorgere nell'esperienza di ogni giorno i tratti della presenza di Dio, rimane la possibilità d'intravedere il suo volto in quello del prossimo: nei suoi gesti, nei sorrisi e nei pianti. Nel suo essere così umano.
Momentaneamente non ordinabile