«Non c'indurre in tentazione». Cambiare sì, ma perché?
Il libro è diviso in tre parti. La prima si occupa della frase "non c'indurre in tentazione": l'autore fornisce elementi tecnici che permettono di comprendere che il testo originale vuol dire "non farci condurre dentro la tentazione"; la seconda si sofferma su alcuni argomenti connessi con la preghiera e le dinamiche della fede. In particolare, considera la preghiera e la vita di fede immerse nei condizionamenti delle culture umane, con tutti i limiti che queste comportano. In ogni caso è possibile la santità, purché la persona credente conservi un cuore onesto, sincero e puro. La terza parte approfondisce alcune tematiche affrontate nella prima. Prefazione di Massimo Pazzini.
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