Riflessioni utili a' vescovi
S. Alfonso M. de Liguori, il più santo dei napoletani e il più napoletano dei santi, è stato l'uomo dell'impegno fattivo e dell'allegria, della laboriosità, dell'azione pastorale e della contemplazione. Mentre correva l'anno 1745 Alfonso, impegnato nelle missioni, portava alla luce le Riflessioni utili ai vescovi per ben governare le loro Chiese, una sorta di vademecum per aiutare i vescovi nel loro servizio pastorale. Lo scritto è nato dalla passione per una Chiesa vera e credibile in cui i primi responsabili, i vescovi, sono chiamati a santificare e governare rettamente il popolo loro affidato. Per Alfonso il ministero episcopale non è un privilegio, trampolino di lancio per una carriera, l'episcopato è una dura e seria responsabilità: "il vescovo in ricever la mitra si addossa gran pesi sulla coscienza; onde se vuol salvarsi è necessario che si risolva, in entrare al suo governo di abbracciare una vita non agiata, né di riposo, ma una vita di croci, di stenti e di fatiche..." (Riflessioni, 2,9). Per S. Alfonso il vescovo deve essere attento a sei cure principali: il seminario, gli ordinandi, i sacerdoti, i parroci, il vicario e i ministri, e i monasteri di monache; inoltre il vescovo per giungere alla perfezione deve tener conto dei mezzi per giungere alla santità: orazione, buon esempio, residenza, visita, missioni, sinodo, consiglio, udienza, correzione.
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