Luisa Anversa
Luisa Anversa nasce a Milano nel 1926 e si laurea alla Sapienza, Università di Roma nel 1950. La storiografia e la critica dell’architettura si sono occupate solo marginalmente della sua figura, una delle prime donne che si è affermata nel secondo dopoguerra. È stata una intellettuale partecipe sul piano civile e sociale e il suo contributo al dibattito architettonico si colloca soprattutto nell’azione progettuale e nell’insegnamento. Esordisce nella didattica come assistente di Ludovico Quaroni nella Facoltà di Architettura di Roma alla Sapienza e poi, nel 1970 diventa Libero docente in Composizione Architettonica nella stessa università, dove insegna fino al 2001. Come architetto partecipa a numerosi concorsi nazionali aggiudicandosi premi e segnalazioni e si impegna alla realizzazione di opere in campo architettonico e urbanistico, spesso lavorando con alcuni dei più attivi e brillanti professionisti romani come Ludovico Quaroni e Carlo Aymonino, Sergio Lenci e Luigi Piccinato, Mario Fiorentino e Antonio Quistelli. La sua ricerca si è concentrata, tanto nella professione come nell'attività didattica, sul rapporto tra architetture, contesto urbano e paesaggio. Tra i suoi progetti più noti: il Piano di Zona di Tor de Cenci, il concorso per l’università di Cagliari, i villaggi Valtur di Ostuni (premio Nazionale INARCH), Isola Capo Rizzuto (premio Regionale INARCH), Brucoli ed il Centro Studi di Majano in Friuli. I suoi lavori sono stati esposti in Mostre Nazionali ed Internazionali su importanti riviste (Urbanistica, Casabella, Werk. Controspazio, Architecture d’aujourd’hui, L’Architettura Cronache e Storia, Parametro). Nell’arco della sua attività è stata membro del Consiglio Direttivo della Sezione Laziale dell’INU, della Commissione Urbanistica del Comune di Roma, del Consiglio Direttivo dell’Istituto Nazionale di Architettura e Consigliere Regionale della Regione Lazio nella III Legislatura.