Frugalità in architettura
La frugalità nasce dalla coscienza che le risorse sono limitate: senza questa coscienza il concetto stesso di frugalità svanisce. Essa è stata un tema strutturante il pensiero cristiano che ha ripreso l'ipotesi stoica che la sapienza può essere raggiunta solo attraverso la riduzione preventiva delle esigenze e dunque dei mezzi. Giotto riesce a trovare il modo per rappresentare la nobiltà del vivere frugale che era stata di San Francesco. Dai suoi tempi la frugalità compare e scompare nell'arte mettendo non poche volte in difficoltà con la sua testimonianza i centri di potere. Sarà la modernità a mettere la frugalità al centro del proprio progetto. Farà ciò riducendo le implicazioni religiose, d'altronde il mito del buon selvaggio illuminista può essere considerato come una metamorfosi della frugalità religiosa. Nell'architettura moderna autori come Le Corbusier, Rudolf Schwarz, Rudolph Schindler e persino Frank Lloyd Wright hanno dato vita a veri e propri capolavori frugali. In tempi più recenti, nel periodo di quelle archistar che di fatto hanno concepito l'architettura come un gioco a risorse infinite, la frugalità sembrava scomparsa. Dopo la crisi del 2007 e il concomitante affermarsi di una coscienza ecologica il panorama è radicalmente cambiato, così l'architettura frugale si è imposta sulla scena sebbene in forme diverse da quel passato da cui per altro ancora appartiene.