Lettera (e non solo) ad uno studente di architettura
Questo è un libro destinato agli studenti di architettura, a tutti coloro che scelgono di provare ad imparare il difficile mestiere di architetto. Non è un insieme di saggi, né la trascrizione di lezioni di architettura. I saggi o i testi scientifici sono sempre scritti con un linguaggio asettico e sono pensati secondo modalità comunicative che spesso risultano distaccate, se non addirittura noiose. Non sono neanche lezioni di architettura che invece devono essere "in diretta", adeguarsi agli uditori, al momento, alla temperatura che c'è in aula, come al rumore di fondo di chi borbotta annoiato. Allora cos'è? È un libro scritto come frammenti o appunti di lettere, da un io che scrive a un tu che legge. È quindi un testo concepito come una conversazione con un vero interlocutore, "uno studente di architettura", in una condizione non formale in cui parlare liberamente, fuori dalle aule, mescolando il personale con il soggettivo, gli studi con i sogni, le memorie con le cose perdute per strada, in una condizione spontanea in cui riuscire a dire la propria verità.
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