18 anni per sempre. Cara Giorgia ti scrivo...

18 anni per sempre. Cara Giorgia ti scrivo...

Una madre perde l'amata figlia di 18 anni. Un incidente automobilistico, fatale. Per reggere il dolore, per darsi una ragione, per non farsi del male, per cercare una risposta, decide di scrivere alla figlia. E lentamente, con una dolcezza straziante, ripercorre l'avventura della sua nascita, il crescere assieme, i ricordi piccoli e insignificanti, l'incidente terribile che la ucciderà, la vita che continua, affrontare le domande imbarazzanti di chi non sa e chiede "come sta tua figlia?" e parla alla figlia con franchezza, con passione, scoprendo la sua anima, il suo cuore, dicendole cose che in vita non le avrebbe mai detto, per pudore. E i teneri ricordi, l'uscire assieme, preparare la cena, i piccoli contrasti inevitabili tra madre e figlia, diventano un'altra cosa, si riempiono di un valore profondo, ritrovando un amore per la vita che la madre pensava di aver perduto per sempre.
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