The wall. No adulation. Storia e analisi di un'opera totale
Il 30 novembre 1979 i Pink Floyd pubblicavano il loro undicesimo album in studio: The Wall. Opera universale, in grado di racchiudere al suo interno ossessioni, speranze e suoni di un'intera generazione e di molte altre a seguire. Con una musica dall'enorme potenziale emozionale, le immagini stranianti ma fortemente umane del cinema e del teatro rock, questo capolavoro ha saputo commuovere gente da ogni parte del mondo, confutando i muri della "quiet desperation" quotidiana. A quarant'anni dalla prima pubblicazione, questo libro illustrato ripercorre il lungo percorso di un progetto complesso, ambizioso e multimediale, raccontandone le vicende della lenta ma inesorabile evoluzione. Dal doppio album ai primi concerti sperimentali, passando per i film e il live berlinese, si giunge sino alla nuova vita delle versioni più recenti. Tra lo studio delle bozze di lavoro, immagini e interviste inedite, parole dei protagonisti e una narrazione sempre più introspettiva, si scoperchia un vaso di Pandora che rivela una storia per certi versi criptica e complessa. Senza annegare nell'idolatria, perché, come era all'inizio di tutto: "We don't need no adulation".