Persistenze ed evoluzione del popolamento in area centro-italica in età antica. Il caso del vicus di Nersae
Il Cicolano o valle del Salto, per la sua ubicazione strategica, ha da sempre rivestito un ruolo notevole di collegamento all'interno dell'Italia centrale e il suo territorio (ager Aequiculanus), da cui deriva il nome l'antico popolo che lo abitava, gli Equicoli, è connotato da un notevole patrimonio archeologico che fin dall'Ottocento fu oggetto di attenzione. L'inizio degli anni ottanta del Novecento ha poi conosciuto una ripresa delle indagini e degli studi: fra questi, importanti quelli relativi all'antico abitato di "Nersae", un "vicus" che conobbe un notevole processo di urbanizzazione fra I secolo a.C. e I secolo d.C. e che viene ricordato anche da Virgilio nel VII libro dell'Eneide. Di "Nersae" e del suo comprensorio, questo volume presenta i risultati delle più recenti ricerche archeologiche e topografiche, senza trascurare tutta la possibile documentazione offerta sia dalle fonti antiche, sia dalle scoperte archeologiche note da tempo. L'opera costituisce quindi una tappa importante per la conoscenza della strategia insediativa delle popolazioni italiche in area sabellica, e più specificamente della nuova organizzazione territoriale che investe gli antichi abitati ed il loro territorio dopo la conquista di Roma, che impone nei territori occupati dalle popolazioni dell'area centro italica una nuova organizzazione e nuovi sviluppi.
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