Raccolte italiane di monete puniche
Le cinque collezioni edite in questo volume presentano caratteristiche tra loro diverse per formazione, provenienza e tipologia di materiale numismatico conservato. Tale diversità fa di questa opera una preziosa raccolta di dati che arricchisce il patrimonio già edito e permette di fare il punto su alcune importanti problematiche relative alla numismatica punica. Delle ventitré monete puniche conservate nel Museo Archeologico di Chieti, venti provengono da un ripostiglio ritrovato nel territorio di Teramo, tre, rinvenute nella zona durante scavi ottocenteschi, dall'Antiquarium di Corfinio: il dato rilevante del materiale abruzzese è, come ben evidenziato da B. Cerasetti, la provenienza locale delle monete. Le collezioni private di Salvatore Camedda di Cabras e di Giuseppe Lulliri di Pula sono formate da monete di provenienza sarda e, come tali, vanno ad arricchire il già cospicuo panorama numismatico dell'isola. Più articolata risulta infine la collezione romana di Mauro Viola, arricchita da esemplari a volte rari, sempre di buona conservazione, ma soprattutto significativi dal punto di vista iconografico e storico. Da qui, ad esempio, l'attenzione alle monete riconiate e con errori di conio, tredici pezzi, a fronte di dodici monete complessivamente presenti nelle altre quattro collezioni, e che vanno ad aggiungersi agli otto esemplari della Collezione Viola già pubblicati.
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