Ajarn farang. Maestro straniero
Un viaggio nell'Asia profonda, verso la Conoscenza di sé stessi e alla scoperta dell'autentica medicina olistica. Due percorsi personali che, intrecciandosi con circostanze storiche ad alta intensità drammatica (il fascismo, la guerra, i campi di concentramento), troveranno nel tempo la loro maturazione. "Se è vero che ogni medaglia ha due facce, che in tutte le cose esiste il lato buono, allora posso dire che quello che ho vissuto ad Auschwitz ha dato un forte impulso all'attenzione che rivolgo all'esperienza interiore. Se la sorte non mi dovesse concedere più di due giorni, me ne andrò sapendo di essere riuscito a conoscere me stesso e di essermi sentito appagato. Se invece mi elargisse altri giorni e altri luoghi, oltre a tanti orribili ricordi, porterò con me la sensazione di interminabili momenti vissuti in profondità sconosciute prima di allora, di sensazioni che non potrei che definire paradisiache, che si contrappongono valorosamente all'inferno circostante."