L'orizzonte capovolto
La vita di Massimo Dighera scorre tranquilla, tra casa, la sua Torino e l'ospedale dove lavora come rianimatore. Tutto procede bene fino al giorno in cui il suo orizzonte si capovolge all'improvviso: viene investito da un'automobile mentre fa jogging. Ha una brutta frattura e finisce in rianimazione, dove per una volta è paziente e non medico, passivo e non attivo, e fa l'esperienza istruttiva e straniante di vivere le paure dei suoi pazienti. In reparto incontra Davide, un ragazzo che ha salvato dalla morte molti anni prima, e che non ha superato il trauma dell'incidente in montagna in cui ha rischiato la vita. Ha completamente dimenticato la dinamica della tragedia, ed è visitato da incubi. Massimo Dighera, per la prima volta dopo anni di lavoro matto e disperatissimo in reparto, ha molto tempo libero, che gli permette di pensare alla storia di Davide. Ha inizio un'indagine che lo condurrà a Macugnaga, sotto la parete est del Monte Rosa, dove sono accaduti i fatti drammatici che hanno portato all'incidente di Davide e alla perdita di uno dei compagni di cordata. Eroismo e poesia della montagna, arte medica e compassione per le sofferenze degli uomini sono gli ingredienti di questa indagine nel corpo e nella anima...
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