Il buon libro. Una Bibbia laica
"Il Buon Libro" è un libro certamente unico al mondo. Esso intende "aiutare e guidare, consigliare, informare, ammonire e consolare, e soprattutto sostenere la luce della mente e del cuore dell'uomo contro le ombre della vita", ispirandosi in questo alla Bibbia cristiana ed ebraica, al Corano e agli altri libri sacri delle grandi religioni. Ma a differenza di quelli, "non esige l'accettazione di un credo o l'obbedienza a ordini, non impone obblighi né minaccia castighi". E nato com'è nata la Bibbia: componendo e modificando testi scritti in un lungo lasso di tempo - nel caso del "Buon Libro", tremila anni circa. Ma la Bibbia fu messa insieme da moltissime mani: il "Buon Libro" dal solo Anthony C. Grayling, fra i più apprezzati e popolari filosofi inglesi. I quattordici libri che lo costituiscono - dalla Genesi ai Canti, dalle Parabole alle Epistole, dalle Consolazioni a Il bene - sono letteralmente "fatti" da oltre mille testi, di parecchie centinaia di autori fra i maggiori saggi, letterati artisti d'Occidente e d'Oriente, dall'antichità fino alle soglie del Novecento. Grayling ha distillato i loro insegnamenti, le loro intuizioni, i loro consigli, le loro vicende umane, le loro tragedie, i loro desideri, il loro amore e il loro dolore in una sola Bibbia, umanista e laica. In un'epoca in cui a molti le religioni non sono più in grado di parlare, e la filosofia parla a pochi e si occupa poco della vita, "Il Buon Libro" è un libro per tutti.
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