Risosofia. Aristotele, Kant, Hegel, Marx, Freud e altri burloni
I filosofi non sono persone serie. Amano i paradossi e le arguzie, si accapigliano tra loro, si attaccano con finezza o con insulti schietti, come dimostra Gonzàlez Calero in questa raccolta dei più gustosi aneddoti e delle battute più fulminanti che hanno avuto per autori e protagonisti pensatori di ogni epoca. L'argomento di Epicuro per cui non dovremmo temere la morte? Anche sapendo che se lei c'è noi non ci siamo, è impossibile ignorarla: è come voltare le spalle al toro in un'arena quando il toro è lì alle tue spalle. L'amore per Lucrezio? Un ingorgo di atomi, che va sturato nei postriboli. La resurrezione dei corpi per san Tommaso? Un problema capire come potranno bruciare all'inferno i corpi dei cannibali, se sono fatti e nutriti dei corpi di innocenti destinati al paradiso. L'autore non si limita però a ripercorrere annose questioni filosofiche con uno sguardo sornione. Dai paradossi di Zenone fino ai foruncoli di Marx e alle bizzarrie di Lacan e Derrida, il pensiero dei grandi fa scintille a contatto con la loro vita sociale e quotidiana, con le loro rivalità, i tic, le miserie e le incoerenze.
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