Numero 38
Per arrivare a un paesaggio attraverso il visibile e l'invisibile, dentro e fuori di noi, l'orecchio sensibile deve mediare le varie voci senza paura dei segreti acuti e delle dolcezze. Così, la poesia di Agata non conduce solo attraverso esistenze e io interiori, ma raggiunge anche i luoghi vissuti all'interno della letteratura. Dal suo libro impariamo la dialettica che si instaura tra la natura e la preghiera. E tutto l'universo è sacro, orazione lieve, viva, perfetta. I tratti di contemporaneità sono evidenti nel modo in cui l'autrice elabora la sua poesia, senza artifici né forzature, mai arresa al banale. Questo libro apre dentro di noi ampi spazi, luci e ombre si allargano.
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