Francy
Marcello Serra nasce là dove il tempo finisce, dove lo spazio non ha stanze, dove la luce è barlume. Cresce là dove nuvole e miraggi si bevono a sorsi con sporchi calici taglienti. Cresce là dove fumi di comignoli sono incendi di braci ustionate. Dove il rumore di musica è l'eco di sommesso lamento. Dove i pensieri sono conati aciduli che bruciano il ventre. La poesia raccolta in questi quattro confini è stata mietuta nel corso di stagioni e stagioni in campi, uliveti e vigneti seminati di vento e di sole, di pioggia e di aurora. A quei campi si deve la bellezza di poesie. Campi ora spogli e sterili giacché non vi è stata semina dopo la trebbia. Campi di gola bruciata da arsura e freddezza che ora non hanno più voce.
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