Uno sbirro in Fiamme Gialle. Storia e indagini del maresciallo Baudanza
Chi conosce da vicino la storia della Guardia di Finanza si sarà certamente imbattuto nel nome di Nicolò Baudanza, brigadiere e poi maresciallo delle Fiamme Gialle tra fine Ottocento e primi del Novecento. Nato a Caltagirone, Baudanza, animato da un'innata curiosità e da una cultura via via più estesa, si appassiona presto al lavoro di investigatore all'interno della Regia Guardia di Finanza. Costretto per ragioni di servizio a spostarsi da una parte all'altra dell'Italia, è in prima linea nella lotta al mercato clandestino della polvere da sparo ad Augusta, al gioco d'azzardo a Napoli, ai reati tributari e finanziari nel Nord Italia e in altre regioni. Grazie a una fitta rete di informatori che Baudanza crea intorno a sé, a tecniche di travestimento e di infiltrazione in organizzazioni criminali, del tutto nuove in Italia, conqui-sta le prime pagine di molti giornali, divenendo uno "sbirro" temuto dai malavitosi e lodato dai colleghi. Oggi, come suggeriscono i due autori, che hanno ricostruito passo passo la vita di Nicolò Baudanza tramite un'estesa ricerca nell'Archivio del Comando Generale della Guardia di Finanza a Roma, Baudanza potrebbe benissimo essere il protagonista di una fiction televisiva. In ogni caso ripercorrere la sua storia offre un esempio lungimirante di passione civile, quella di uomo che ha speso la sua vita per un ideale, per una divisa, per servire la sua patria.
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