Il leggio a nove posizioni. Lo sguardo del top

Il leggio a nove posizioni. Lo sguardo del top: Scampato alla condanna a morte, Yuzaf ha continuato a vagare sulla Terra attraverso i secoli, in cerca di risposte, tutti riverberi della cruciale domanda che il procuratore Ponzio Pilato pose al Nazareno: "Che cos'è la verità?". Si ritrova tra i carruggi di Genova e nella riservatezza di un piccolo anfratto dove espleta la più corporea delle necessità, tra immondizia e scarti, avverte una presenza, due occhi minuscoli lo fissano supplichevoli, quasi a esigere dall'uomo le medesime spiegazioni esistenziali. È un piccolo roditore che, come lui, sembra aver attraversato il tempo per riformulare quello stesso interrogativo nell'unico modo degno di risposta. Con spirito speculativo squisitamente umano, nella trasmutazione che subisce, Yuzaf inizia un percorso onirico che lo porterà a incontrare una serie di personaggi - reali e fittizi - ciascuno portatore della propria interpretazione, in un gioco di rimandi letterari e filosofici che ha il suo culmine nella sorprendente quanto semplice risoluzione finale. Il leggìo a nove posizioni ha il pregio di stabilire un dialogo costante con il lettore, il quale si trova ora incuriosito, ora irrimediabilmente chiamato in causa, a volte perfino spiazzato di fronte a una materia la cui natura gli appare, al contempo, più grande di lui e parte indissolubile della sua stessa esistenza. After escaping the death sentence, Yuzaf continued to roam the Earth through the centuries, searching for answers, all reverberating from the crucial question that the prosecutor Pontius Pilate asked the Nazarene: "What is truth?". He finds himself between the carts of Genoa and in the privacy of a small ravine where he performs the most bodily of necessities, between garbage and waste, warns a presence, two tiny eyes fix it supplicant, as if to demand from man the same explanations Existential. He is a small rodent who, like him, seems to have gone through time to rephrase that same question in the only way worthy of answer. In an exquisitely human speculative spirit, in the transmutation he undergoes, Yuzaf begins a dreamlike journey that will lead him to meet a series of characters - real and fictitious - each bearer of his own interpretation, in a game of literary cross-reference and philosophical that has its climax in the surprising as simple final resolution. The nine-position leache has the merit of establishing a constant dialogue with the reader, who is now intrigued, now hopelessly called into question, sometimes even dismayed in the face of a matter whose nature appears to him, at the same time, greater than him and an indissoluble part of its very existence.