Via Fiume, Foggia
Via Fiume, Foggia: Quando si vive lontano dalla propria terra natale, arriva un momento in cui il passato bussa con prepotenza, reclamando di essere rivissuto attraverso i ricordi, per riappropriarsi di un periodo che ha formato il carattere e stretto i legami più profondi. È questo desiderio di ritornare alle origini, di provare a rievocare le persone e le cose che hanno riempito la sua fanciullezza, a spingere l'autore, una mattina come tante altre, verso Foggia, la via Fiume e il palazzo 2° INCIS, dove è nato e ha vissuto per dodici anni. Basta una rapida occhiata per rendersi conto che il passato è ancora lì, pulsante, tra quelle mura dapprima diroccate, poi integralmente ricostruite, in quel silenzio innaturale che ha sostituito le grida delle donne che chiamavano i loro ragazzi che si attardavano a giocare nel cortile inondato di luce, le scorribande di Cocìs e dei suoi amici, il fischio dei mariti che avvisavano del loro rientro a casa per il pranzo, il cinguettio dell'uccellino del segnale orario delle tredici e trenta, alla radio. Con i ricordi emerge anche la mortificazione di una struttura mezzo distrutta da una bomba durante un'incursione di aerei americani nell'estate del 1943; un palazzo dove faceva fatica ad affacciarsi la comune e semplice normalità. Il risultato è un patrimonio di storie familiari narrato dalla viva voce dei protagonisti, vere e proprie miniere di ricordi che è importante conservare e tramandare.
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