I canti delle antiche stagioni
Sembrano modellarsi sulla vicenda e sul clima del libro di Osea i versi che Michele Izzo raccoglie nella silloge intitolata 'I canti delle antiche stagioni. La raccolta infatti alterna poesie dedicate a episodi biblici, tutti accomunati dal pensiero di un Dio che si piega sull'uomo per accoglierlo, per raccoglierlo: 'El Shadday', 'La Genesi', 'Le leggi', 'Ezechiele', a testi rivolti ad affetti privati, come le immagini di donne capaci di regalare amori fuggenti e gioie del momento ('Il canto delle antiche stagioni', 'Il canto di Angelina'). Occasioni di una umanità dolorante e percorsa dall'ansia di un bene che si dà a frammenti, come a frammenti si dà il Padre del Primo Testamento, come a frammenti si dà l'amore." (dalla postfazione di Stefano Bindi)
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