Ho provato a ricucire il cielo
Sono echi venati di profonda introspezione quelli che popolano la scrittura di "Ho provato a ricucire il cielo", echi però rielaborati profondamente da Anna Rita Martire, nel tentativo di rafforzare la consapevolezza che la conoscenza non si raggiunge con la ragione, ma con l'istinto e l'emozionalità. È l'empatia, a volte persino un po' irrazionale, che ci permette di raggiungere gli altri e persino l'infinito, partendo però in primo luogo dalla conoscenza di sé. L'autrice sembra partire dalla analisi della crisi dei valori a cui assiste, ma, contemporaneamente, cerca nella poesia uno strumento di rifondazione dei rapporti umani, un punto di contatto che permetta di uscire dal dolore e dalla fatale solitudine dell'individuo. È solo attraverso l'emozione e la parola che si riescono ad abbattere le barriere e entrare finalmente in risonanza col mondo.
Al momento non disponibile, ordinabile in 3 settimane circa