Intimo stratosferico 600 a. C.-2006
Potremmo dire che il Restelli mette in atto uno sperimentalismo di tipo orizzontale - sul piano della metrica -, e uno di tipo verticale - sul piano dei generi e dei "toni", anch'essi estremamente versatili e trascendenti. Egli è crepuscolare quando canta il senso di sfiducia con ironico pessimismo nei confronti della vita: l'amore per le piccole cose e la banalità del quotidiano, l'esaltazione degli affetti e dell'intimità domestica, con un lessico caldo e familiare; è futurista quando fa uso della tecnica delle "parole in libertà", nella quale la sintassi viene demolita e la punteggiatura "dimenticata"; è satiro quando, con poche pennellate mirate, ironizza spietatamente sul nostro panorama socio-culturale, associando ossimoricamente la Pizia alla De Filippi; è pascoliano quando lascia emergere quel fanciullino che, in modo inaspettato e imprevedibile, fa arrivare in superficie atteggiamenti e riflessioni che la parte adulta delle volte non avverte come suoi, ma che aiutano a superare momenti difficili.
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