La sarneghera

La sarneghera

Tre sorelle, tre destini che si incrociano con quelli di un'intera popolazione nella prima metà del Novecento, sono il nucleo narrativo della storia ambientata in un piccolo paese sulle sponde del Lago d'Iseo. Lì, Gianna la Santa muore dando alla luce la sua terza femmina, lasciando le figlie sole con il padre, detto ol Buèl, un uomo manesco e rancoroso che non è in grado né ha intenzione di occuparsene. Le tre sorelle crescono prendendosi cura l'una dell'altra. Giulia, Matilde e Agnese sono diverse: Giulia è l'unica ad avere ereditato la dolcezza della madre, Matilde ha un'adorazione schiacciante e sinistra per ol Buèl, Agnese - che della Santa ha solo sentito parlare cresce come un'orfana, libera e priva di riferimenti. E lei a innamorarsi in segreto di don Sergio, un amore impossibile che durerà per sempre, la consumerà fin quasi a ucciderla e poi, miracolosamente, la riporterà in vita. Intorno alle sorelle si animano le voci del paese, irrequiete come le acque del lago quando arriva la sarneghera, la tempesta violenta che rovescia le barche e le sorti degli uomini. Nel destino di questa famiglia, narrato con calore, ironia e spietatezza, l'autrice racchiude lo spirito e la forza degli elementi della sua terra, in un esordio narrativo di grande impatto emotivo e stilistico.
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