La rivoluzione delle tasse. Contro il partito degli evasori
La parola a chi gli evasori li conosce bene e li ha combattuti per tutta una vita. I suoi blitz fiscali hanno provocato spesso panico e stupore: ma come è possibile? Guai a contravvenire ai patti. Tutto il sistema economico italiano si regge su un assioma: il nero non è perseguito e l'evasione è garantita dalla inefficienza programmata del sistema fiscale. Di conseguenza chi mette in discussione questo sistema, inserendo degli elementi di efficienza, si ritroverà solo a combattere, come è successo a Tinti, magistrato a Torino. L'inefficienza è garantita a monte (solo il 10 per cento viene controllato): dai condoni (chi più evade meno spende; impunità fiscale e anche penale garantita a scadenze di 3-4 anni); dai "concordati" (la "svendita" delle imposte e la confessione dell'impotenza); dal contenzioso infinito (durata media dodici anni); dal rapporto costi-benefici, sempre favorevole a chi evade. Ma quello di Tinti non è un trattato. L'autore racconta casi, esempi, storie, alcune incredibili o esilaranti. Storie vere che confermano la non volontà da parte dello Stato di combattere l'illegalità e la corruzione molte volte a fronte di un vantaggio in termini di voti e di potere garantiti. Insieme alla denuncia, il libro contiene anche una parte dedicata alle proposte. Basterebbero pochi accorgimenti, alcuni elementari, per dimezzare l'evasione. Un esempio su tutti: l'estensione obbligatoria del pagamento con la carta e non in contanti, in modo che sia garantita la tracciabilità...
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