Dalla povertà al potere. Come la cittadinanza attiva e gli Stati efficaci possono cambiare il mondo
Il Ventunesimo secolo sarà caratterizzato dalla lotta contro i flagelli della povertà e della disuguaglianza, e dalla minaccia del collasso ambientale, proprio come la lotta contro la schiavitù o per il suffragio universale hanno caratterizzato epoche precedenti. "Dalla povertà al potere" sostiene che per rompere il ciclo di povertà e disuguaglianze e permettere ai poveri di assumere il controllo sulla loro esistenza occorre una radicale redistribuzione del potere, delle possibilità e dei beni materiali. Le forze che possono guidare questa trasformazione sono la cittadinanza attiva e gli stati efficaci. Perché la cittadinanza attiva? Perché le persone che vivono in povertà devono aver voce in capitolo nelle decisioni sul proprio futuro, nella lotta per i diritti e la giustizia sociale, e nel chiedere conto allo Stato e al settore privato. Perché gli stati efficaci? Perché la storia mostra che nessun Paese ha prosperato senza una struttura statale in grado di gestire attivamente il processo di sviluppo. C'è adesso un'urgenza da aggiungere all'imperativo etico di lottare contro la povertà e le disuguaglianze: abbiamo bisogno di costruire un mondo sicuro, equo e sostenibile prima che i cambiamenti climatici lo rendano impossibile. Questo libro sostiene che i leader politici, le organizzazioni e le persone devono agire insieme adesso, finché siamo ancora in tempo.
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